Il “Risk Based Thinking”, il pensiero basato sul rischio, è un approccio sistemico innovativo alla gestione dei rischi di impresa che può essere applicato anche alla Sicurezza… e alla salute dei lavoratori. Nel nostro articolo “C’è valore oltre alla conformità: il Risk Based Thinking” abbiamo trattato il valore che può determinare per l’impresa se adottato a tutti i livelli dell’organizzazione e strutturato con un appropriato framework metodologico.
Gli elementi essenziali dell’approccio Risk Based Thinking si basano sull’identificazione del contesto in cui opera l’azienda, e quindi dei processi e della loro correlazione, sull’utilizzo di metodologia e criteri di valutazione univoci per tutta l’organizzazione e sulla collaborazione tra tutte le funzioni aziendali anche al fine della condivisione del “know how” individuale.
Definire il contesto che riguarda la Salute e alla Sicurezza dei lavoratori porta a mappare i processi rilevanti in ambito salute-sicurezza, focalizza l’attenzione su Famiglia di Rischio e Aree di rischio e successivamente identifica i rischi specifici.
A scopo esemplificativo:
Famiglia di Rischio |
Area di Rischio |
Rischi operativi |
Salute |
Sicurezza | |
Organizzazione |
In particolare per quanto riguarda le Aree di Rischio:
- Salute
Appartengono a questa area i rischi dovuti ad esposizione e contatto con agenti nocivi che possono essere di natura chimica, ad esempio sostanze pericolose, oppure di natura fisica, ad esempio fonti di emissione di rumori, vibrazioni, ultrasuoni.
- Sicurezza
I rischi di quest’area riguardano eventi dai quali può derivare un infortunio sul lavoro, provocato da un contatto traumatico con strumenti, macchinari, impianti, apparati mobili.
- Organizzazione
Questa area include i rischi legati ad eventi intrinseci dell’ambito lavorativo, tipicamente l’insieme dei rapporti lavorativi, interpersonali e di organizzazione; ad esempio: rischio di stress da lavoro correlato, rischi di origine psico-sociale.
Per ciascuna di queste aree di rischio vengono mappati i rischi specifici, come ad esempio:
Area di Rischio |
Rischi specifici |
Salute |
Microclima, ambienti severi caldi/freddi |
Movimentazione manuale dei Carichi – Lifting and carrying | |
Movimentazione manuale dei carichi – Pushing and pulling | |
Campi Elettromagnetici | |
Elettrocuzione | |
Rumore | |
Vibrazioni Meccaniche Corpo Intero | |
Vibrazioni Meccaniche Mano Braccio | |
Agenti Cancerogeni e Mutageni | |
Agenti Biologici | |
Agenti Chimici, materiali infiammabili/esplosivi, sostanze corrosive, sostanze reattive instabili | |
Radiazioni Ionizzanti | |
Radiazioni Ottiche Artificiali | |
Radiazioni da videoterminale | |
Lavoro notturno | |
Sicurezza |
Schiacciamento, cesoiamento, taglio, impigliamento, trascinamento, intrappolamento, urto, perforazione o puntura, attrito o abrasione, contatto con alte/basse temperature, cadute dall’alto |
Inciampo, scivolamento | |
Investimento, urto, schiacciamento, attrito/abrasione per contatto/utilizzo con carrelli elevatori, transpallet, macchinari e veicoli in movimento | |
Incendio | |
Esplosione | |
Caduta materiali | |
Ribaltamento scaffalature, armadi, attrezzature | |
Caduta dall’alto lavori in quota | |
Organizzazione |
Stress da lavoro correlato |
Rischi di origine psico-sociale | |
Gestanti/ Puerpere/ Periodo Allattamento |
La fase successiva del processo di gestione rischi prevede la definizione dei criteri di valutazione che verranno applicati sui rischi identificati. Ne esistono diversi in letteratura e applicati in funzione della complessità di valutazione richiesta; possono essere basati su algoritmi di calcolo, su matrici bidimensionali, su misurazioni strumentali. A titolo esemplificativo riportiamo il criterio a matrice bidimensionale a più livelli, dove gli elementi della matrice sono la probabilità di accadimento dell’evento e l’impatto:
Probabilità: espressa in % di accadimento dell’evento su un orizzonte temporale di 1 anno
Impatto: danno sulla salute e sicurezza del lavoratore
Tab. 3 – Probabilità di accadimento
Tab. 4 – Impatto sulla salute e sicurezza (Danno)
Definiti dunque i criteri di valutazione del rischio, si passa alla valutazione R = P x I dei rischi mappati il cui risultato complessivo è riproducibile in una “heat map” (sono evidenziati solo quelli con R >=6).
Fig. 2 – Heat Map
Nell’esempio esposto, la valutazione del rischio con relativa “heat map” ha portato dunque in evidenza rischi elevati per la salute e sicurezza dei lavoratori:
- nei luoghi di lavoro
- nell’utilizzo di impianti ed attrezzature
- nel contatto con agenti chimici
- nei metodi di lavoro
E’ in questi ambiti che andranno indirizzati i piani di trattamento dei rischi e di miglioramento; punto di attenzione, anche se meno rilevanti, il rischio rumore e lo stress da lavoro correlato.
L’applicazione del “Risk Based Thinking”, come prassi operativa quotidiana, nell’ambito della Salute e della Sicurezza dei lavoratori determina quindi notevoli vantaggi:
- focalizza l’ottemperanza al D.lgs. 81 durante l’intero ciclo di vita dell’azienda
- agevola conformità e certificazione relativamente alla norma volontaria ISO 45001 (che sostituisce la BS OHSAS 18001), specifica per il sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori
- aiuta a prevenire gli eventi (infortuni/esposizioni) che possono arrecare danni ai lavoratori
- favorisce l’individuazione e lo sviluppo di opportunità per il miglioramento continuo dei luoghi lavoro e di impianti/macchinari utilizzati
- supporta decisioni tempestive ed efficaci in virtù di un esame puntuale di ciò che può far crescere l’impresa e ciò che potrebbe creare problemi alla salute e sicurezza dei lavoratori.